La tecnologia Blockchain consiste in un registro digitale pubblico (DLT, Distributed Ledger Technologies) di validazione sicuro dei dati, privo di controllo centralizzato, contenente tutte le transazioni eseguite tra gli utenti della rete (nodi). Il data base è sicuro e trasparente, viene condiviso tra tutti i nodi, senza intermediari, per cui ogni partecipante può verificare la validità della catena delle transazioni. Il registro è immutabile, cioè le informazioni in esso contenute non possono essere modificate.
Il termine “block-chain” significa letteralmente “catena di blocchi”. Ciascun blocco rappresenta una specifica transazione: in un sistema di scatole cinesi, ogni volta che viene inserita una nuova transazione, si aggiunge un nuovo blocco verificando che questo non contrasti con tutti quelli che lo precedono cronologicamente. Il controllo di coerenza delle informazioni è decentralizzato, nel senso che qualsiasi nodo della rete è in grado di giudicare la validità di una transazione.
Tutto ciò che viene inserito in un registro digitale pubblico non è vero a priori, semplicemente è visibile a tutti e non può essere modificato senza il consenso della rete. Ciò costituisce un potente deterrente nei confronti dei malintenzionati che non sono certo incentivati a rendere pubblico (ed immutabile) qualcosa di falso, facilmente smascherabile, con pesanti ripercussioni sulla loro immagine pubblica.
Oltre che per le criptovalute (Bitcoin, Ethereum, ecc.), le DLT possono essere molto utili in diversi contesti, ad esempio nel settore del food, della moda, dell’arte, ecc.. I registri distribuiti, infatti, possono semplificare i rapporti tra grandi, medie e piccole imprese all’interno delle filiere produttive, proteggere i prodotti dalla contraffazione, garantire maggiore trasparenza al consumatore e aiutare le aziende a fare leva sui propri marchi per promuovere prodotti di qualità e una originale identità del marchio.
La tracciabilità aiuta a garantire sicurezza per il consumatore, aumentando le garanzie sull’origine del prodotto e i trattamenti subiti in lavorazione. L’automazione della raccolta dei dati e la registrazione su un registro digitale distribuito rappresenta un sistema per garantire sia all’azienda che al consumatore una filiera smart, tracciabile e sicura. Si potranno evitare manomissioni su informazioni quali, ad esempio, la data di produzione, la provenienza, il rispetto dei parametri fondamentali di processo nelle fasi più rilevanti, persino la responsabilità sociale delle organizzazioni aziendali utilizzate nella catena di fornitura.
Attraverso l’utilizzo di smart contracts (cioè codici che traducono contratti fra due e più parti in contratti intelligenti, semplici e in grado di funzionare autonomamente senza l’intervento di soggetti esterni) il prodotto passa da uno stadio di lavorazione a quello successivo solo se vengono rispettati determinati criteri. In caso contrario la transazione è nulla. La tecnologia blockchain può quindi essere impiegata anche per rassicurare il consumatore finale che il prodotto è effettivamente «Made in Italy» e costituisce una eccellenza italiana, garantendone l’autenticità.
L’incremento della trasparenza della filiera produttiva – specie nei casi in cui questa è molto frammentata - può essere uno strumento determinante per la valorizzazione della qualità del prodotto finito, la sua autenticazione e l’apertura di nuovi mercati. Una semplice struttura decentralizzata può coprire l’intera filiera, certificando qualità e origine del prodotto, aiutando a creare un nuovo rapporto di fiducia tra produttore e consumatore. In questo modo anche aspetti di sostenibilità ed eticità dell’azienda potranno essere resi trasparenti al consumatore finale.
In un tale contesto, il consumatore sarà incentivato a premiare chi mette a disposizione quanti più dettagli possibili sull’origine e la lavorazione del prodotto. Più un prodotto è trasparente e garantisce sulla sua origine, più egli sarà disposto a pagarlo.
In questo senso la realizzazione del passaporto digitale multilingua del prodotto consente di trasferire in modo semplice e trasparente i valori culturali dell’azienda al consumatore finale. Attraverso la lettura di QR code (o NFC o RfiD), il consumatore interagisce tramite lo smartphone direttamente con l’azienda, senza intermediazioni.
La rappresentazione digitale della filiera consente al consumatore di entrare all’interno dell’azienda e vedere in prima persona il funzionamento della macchina produttiva in modo immediato, interattivo e trasparente. Il rapporto diretto tra produttore e consumatore permette la trasmissione dei valori aziendali, supportati da dati trasparenti e inalterabili, andando a rafforzare la reputazione del brand. Inoltre I dati rilevanti commerciali e di marketing che il consumatore finale «comunica» tramite l’accesso e la navigazione dell’etichetta intelligente possono essere trasferiti e resi disponibili all’azienda, rendendoli consultabili graficamente ed esportabili. Accessi ed azioni possono essere tracciati in forma anonima in modo da rendere ricostruibili le preferenze del consumatore e da monitorare gli spostamenti del prodotto.
Knight’s Bridge è in grado di supportare le aziende nella valorizzazione della qualità percepita dei prodotti, rinforzando il sistema della tracciabilità attraverso l’impiego della tecnologia Blockchain, generando fiducia nel consumatore e consolidando la reputazione del brand sul mercato.
Nello specifico è possibile:
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